Valentano - Guida Turistica

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 Valentano (VT) è un comune di 2.935 abitanti (2001) in provincia di Viterbo. Dista dal Capoluogo circa 33 km.
 Valentano, collocato a 540 metri s.l.m., nella catena dei Volsini, ha tutte le caratteristiche di un luogo "alto, ventoso e freddo", dall'aria "soavissima, buona e delicata", tanto decantata fin dai secoli passati.
 Sono state fatte molte ipotesi sull'origine del nome, alcune delle quali legate all'identificazione dell'antica città etrusca di Verentum. Un'altra ipotesi è quella legata alla presenza sul territorio, in tempi ormai piuttosto lontani, di numerosi alberi di Ontano, situati nella valle alle pendici del Monte Starnina: valle di ontani, Valentano. Un'altra ipotesi piuttosto plausibile deriverebbe da un certo Valente, possidente signore che in antichità doveva risiedere in questa zona. Il suffisso -ano significa spesso "proprietà di", da cui Valente-ano, proprietà di Valente.
 Il territorio di Valentano è stato sicuramente abitato fin dalla Preistoria. I più importanti ritrovamenti sono quelli dei villaggi palafitticoli dell'età del bronzo posti nel Lago di Mezzano, che costuiscono una conferma all'interpretazione degli storici, che vi hanno individuato il Lacus Statoniensis dei Romani descritto da Seneca nelle Naturales Quaestiones e da Plinio il Vecchio nel trattato Naturalis Historia.
 Altre testimonianze preistoriche sono state individuate in molte parti del territorio comunale, come Vallone, Monte Saliette, Poggi del Mulino e Monte Starnina.
 Si rinvengono solo poche tracce della presenza etrusca, anche se la tradizione vorrebbe che il paese derivi da "Verentum", una città mai identificata. Si conservano invece cospicui resti della civiltà romana, come strade (diverticolo della Via Clodia), ville rustiche e, da segnalare, un maestoso tronco marmoreo di Giove finito nel museo Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen.
 Il primo manoscritto con un riferimento al paese nella sua denominazione attuale, è dell'813 (Regesto di Farfa) mentre "Balentanu" appare in altri documenti dell'Abbazia di San Salvatore sul Monte Amiata, a partire dall'844. Si registra la presenza del castello diruto di Mezzano nell'827 e del villaggio di Villa delle Fontane nel 839. Qui sorse poi una sede Templare con la sua Chiesa dedicata a Santa Maria del Tempio.
 Fin dalla fine del XIX secolo il paese registrò una forte emigrazione verso le Americhe e furono molti i soldati che parteciparono alla prima guerra mondiale con molti caduti. La seconda guerra mondiale, invece, attraversò questo territorio nel giugno 1944 causando, con i caduti al fronte, molte vittime civili alla cui memoria, nel giugno 2004, è stata apposta una targa commemorativa in Via Trento e Trieste, nello stesso luogo del "Portonaccio" di Palazzo Vitozzi, ove cadde il colpo di artiglieria che causò la morte di sette civili.
 Sono molte le tradizioni secolari, tuttora vive e sentite dalla comunità e dai numerosi villeggianti e ospiti che ormai hanno scelto questo paese come loro soggiorno, specialmente nei mesi estivi, proprio per questo suo essere un luogo collinare tra "lago e mare". E non a caso la Regione Lazio ha compreso Valentano fra i centri a prevalente economia turistica.